Ti ricordo e ti porto con me ogni singolo giorno, cerco di portare avanti i tuoi sogni, progetti, interessi.
Il 6 dicembre 2004 veniva ucciso a Casavatore Dario Scherillo. Aveva 26 anni. Dario lavorava in una Scuola Guida che aveva aperto insieme a me e mio fratello Marco. Erano passate da poco le 20.30 ed era appena uscito dall’agenzia, in sella al suo scooterone Honda. Per strada incontrò un amico e si fermò a chiacchierare, quando all’improvviso si sentì un motorino accelerare e avvicinarsi. I killer spararono alcuni colpi e Dario cadde al suolo esanime. A oggi i suoi assassini non si conoscono, nessuna condanna per l’omicidio di un uomo talmente giovane che, a distanza di dodici anni, sarebbe ancora un ragazzo. Avrebbe 38 anni e avrebbe la sua vita.
Ci hai lasciato, non riesco e forse non voglio voltare pagina, tutto è cambiato, la nostra vita non è stata e non sarà più la stessa, giuro darei tutto solo per abbracciarti un secondo, non sai quanto mi manchi, non c’è giorno che non verso una lacrima per te. Mi manca tutto di te, il tuo sorriso, le nostre litigate, la nostra complicità, ma sono sicuro che un giorno ci rincontreremo per un eterno abbraccio. Ti voglio bene.
Tuo fratello Pasquale
“Dario c’è” è una canzone scritta e interpretata da Salvatore Pettirossi, il cugino di Dario.
E’ dedicata a Dario, e a tutte le vittime innocenti della criminalità: è una canzone LIBERA, non appartiene a nessuno ma è di tutti.