“L’indignazione da sola non basta,ognuno di noi faccia la sua parte” Don Luigi Ciotti
Molto spesso non si guarda oltre la morte delle persone avvolte dal Mar Mediterraneo, senza ricordarci che sono vittime innocenti di una realtà avversa e violenta. I loro famigliari non smettono di urlare giustizia e verità.
La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, istituita il 21 marzo, primo giorno di primavera, è diventata una data importante. È la condivisione di un’esperienza e la ricerca di un modo comune di capire, elaborare il lutto e trasformarlo in impegno quotidiano. E’ il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace. Ricostruire le storie delle vittime, associando ai loro nomi un volto, per non dimenticare. Libera insieme ad ARDEPTE Association Recherche de Disparus et Encadrement de Prisonniers Tunisiens à l’Etranger e il contributo della Tavola Valdese, sta promuovendo una serie di iniziative e di momenti di riflessione , rafforzando il rapporto nato con i familiari delle vittime che ogni anno scompaiono o muoiono in quel cimitero marino che è diventato il Mediterraneo. L’obiettivo è quello di accrescere l’attenzione e la consapevolezza sulle tematiche inerenti alle reti criminali internazionali e alle attività e le pratiche tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso a partire dal traffico di esseri umani. Per questi motivi, in questi giorni una delegazione di Libera sta incontrando le realtà tunisine di familiari di vittime dei naufragi, per confrontarsi e sostenersi.