Per mancanza di lavoro, Vincenzo Vaccaio Notte, insieme a suo fratello Salvatore, abbandonò il suo piccolo paese di Sant’Angelo Muxaro (AG) per emigrare in Germania. Qui i due fratelli rimasero per alcuni anni, lavorando come pizzaioli. Con il denaro risparmiato riuscirono a tornare al loro paese e avviarono un’impresa di pompe funebri, entrando così in concorrenza con altri due fratelli, ritenuti vicini alla famiglia dei Fragapane di Santa Elisabetta. I due rifiutarono qualunque compromesso con il gruppo criminale. La conseguenza fu l’omicidio di Vincenzo, ucciso il 3 novembre del 1999. Rimasto solo, Salvatore continuò la sua attività e indagò per conto suo sull’omicidio del fratello, redigendo una specie di memoriale. Il 5 febbraio del 2000 anche lui venne ucciso con un colpo di lupara alla testa.
Angelo Vaccaro Notte, terzo fratello della famiglia, decise di non agire da solo ma cercò l’aiuto delle forze dell’ordine, raccontando loro i retroscena dei due omicidi. Per questa sua collaborazione come testimone di giustizia venne sottoposto al programma di protezione assieme ai suoi familiari.