Salvatore Ottone e Rosario Salerno sono due vittime innocenti di una strage avvenuta per un regolamento di conti a Vittoria il 2 gennaio del 1999. Due sicari col volto scoperto hanno fatto fuoco nel bar di un distributore di carburante lungo la strada tra Comiso e Vittoria e sono fuggiti via, dopo aver inferto un colpo finale alla nuca delle loro vittime. Nell’agguato, noto come strage di San Basilio, morirono tre stiddari e, appunto, due innocenti. I veri obiettivi dei killer erano Giovanni Rimmaudo e Salvatore Di Mercurio, vivi per caso, perché per un banale contrattempo erano andati in ritardo all’appuntamento con la morte. Al loro posto i killer uccisero i due innocenti, scambiandoli per due appartenenti al boss emergente Angelo Mirabella, il principale obiettivo dei sicari.