Serafino Famà era un avvocato, scrupoloso e appassionato al suo lavoro. Venne ucciso dalla mafia a Catania il 9 novembre del 1995. Anni di indagini e un processo hanno cercato di ristabilire verità e giustizia sull’omicidio. È dal pentimento del boss Alfio Giuffrida che viene fatta luce sulle motivazioni che portarono a emettere la sentenza contro l’avvocato, voluta dal boss Giuseppe Di Giacomo, che non era un cliente difeso dall’avvocato Famà, ma dal collega, Bonfiglio. Sull’avvocato penalista Famà sarebbe stata scaricata la colpa di quella difesa che non aveva portato risultati a favore del boss.