Francesco Antonio Santaniello | Imprenditore

When:
January 31, 2017 all-day
2017-01-31T00:00:00+01:00
2017-02-01T00:00:00+01:00

Francesco Antonio Santaniello nacque nel 1952 a Quindici dove, per tutti, era Totonno. La sua era una famiglia di contadini. Nel 1967 raggiunse suo padre in Germania per lavorare come manovale. Nel 1982 decise di tornare in Italia e investire i suoi risparmi, fondando la Edil Santaniello, che ingranò immediatamente.
Santaniello venne ucciso il 31 gennaio del 2002 a Lauro, in provincia di Avellino, nel corso di un agguato nel suo deposito di laterizi. Potrebbe essere stata la pioggia di miliardi in arrivo per il ripristino dell’assetto idrogeologico del Vallo di Lauro, scosso dalla marea di fango che travolse Sarno nel maggio del 1998, la scintilla che ha riacceso una faida sopita da tempo, quella che per anni ha contrapposto i Cava e i Graziano. Santaniello era incensurato e tuttavia era cugino di primo grado di Biagio Cava, detto “ndondo”, il boss che, dopo aver scontato cinque anni in carcere, è sparito, governando dalla latitanza gli affari della famiglia. Lontanissimo, come confermò la polizia, dal mondo e dalla mentalità camorristica, potrebbe dunque essere stato vittima di una vendetta trasversale.
L’altra pista su cui si mossero gli inquirenti fu quella del racket: Santaniello, deciso e poco propenso a farsi intimidire, non avrebbe mai ceduto a una qualunque richiesta di pizzo. Le modalità dell’omicidio furono immediatamente ricondotte alla camorra. Quattro colpi esplosi da una carabina calibro 22: tre alla schiena e uno alla spalla. A trovare il corpo fu Arturo Santaniello, figlio della vittima, che lavorava nel capannone e non vide né sentì nulla.