Antonino e Vincenzo Pecoraro

When:
October 26, 2016 all-day
2016-10-26T00:00:00+02:00
2016-10-27T00:00:00+02:00

I fratelli Antonino e Vincenzo Pecoraro, rispettivamente di 10 e 19 anni, rimasero vittime della cosiddetta “strage di Godrano”, il 26 ottobre 1959. Nell’attacco vennero feriti anche il padre Francesco e il compaesano Demetrio Pecorino.
I killer – i fratelli Francesco e Salvatore Maggio – si erano nascosti, travestiti da carabinieri, nella casa disabitata di Agostino Barbaccia, vicino dei Pecoraro. Fecero irruzione a casa delle vittime e cominciarono a sparare. In casa c’erano Francesco, il padre, la moglie Francesca e il bambino Antonio, oltre che Demetrio Pecorino.
I colpi di fucile e lupara raggiunsero Pecorino alle gambe e Francesco e Antonino al torace. Il bambino sarebbe morto due giorni dopo. Udendo gli spari, l’altro figlio, Vincenzo, che in quel momento si trovava nella stalla, accorse, ma venne falciato pure lui. I killer avrebbero fatto carriera, portando a temine numerosi delitti e agguati nel palermitano e nel trapanese.
Fino al 26 ottobre del 1959 furono 60 i delitti compiuti a Godrano in meno di mezzo secolo. Di questi, ben 40 sono da ricollegare alla lotta sanguinaria tra i Lorello e i Barbaccia. Alla base della tremenda guerra c’è la disputa del predominio su certi ricchi pascoli del bosco della Ficuzza.