Accursio Miraglia nacque il 4 Gennaio 1947 a Sciacca (AG). In politica, fu un forte sostenitore del Comitato di Liberazione di Sciacca assieme al futuro senatore della Repubblica Pippo Molinari, creando con lui i comitati d’intesa democratica. È in questo periodo che Miraglia comincia a diventare parte attiva della vita politica sia provinciale che locale; partecipò infatti alla costruzione del Pci e ne fu dirigente.
Egli riuscì a creare e a dirigere la prima Camera del Lavoro siciliana, nata appunto a Sciacca. Organizzata in modo da poter esprimere al massimo lo spirito comunitario e i diritti dei lavoratori, La Camera del Lavoro saccense fu un esempio, così come lo era stato il Comitato Antifascista di Sambuca di Sicilia, per i nascenti sindacati e sindacalisti che purtroppo avranno un futuro pieno di lacrime e ingiustizie.
Una delle iniziative più voluta da Accursio Miraglia fu la fondazione della cooperativa “La Madre Terra”, attraverso la quale divenne la voce dell’umile gente che chiedeva l’attuazione delle leggi Gullo-Segni che destinavano alle cooperative i terreni incolti appartenenti ai latifondi.
L’ultimo incarico fu quello di presidente dell’ospedale di Sciacca.
La notte del 4 gennaio 1947, sulla porta di casa, Accursio Miraglia fu ucciso da alcune raffiche di pistola-mitragliatrice. Per giorni, la salma, esposta nella camera del lavoro di Sciacca, venne visitata dai lavoratori di tutta la provincia, mentre l’esecrazione per il crimine si allargava nell’Isola dove, ovunque, erano in corso le grandi lotte per la terra. L’ondata di protesta costrinse polizia e carabinieri ad aprire un’inchiesta, ma, tra «aggiustamenti», colpi di scena e ritrattazioni alla fine nessuno risultò colpevole.