A nome dell’intera rete di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, esprimiamo affetto e vicinanza alla famiglia Agostino nel loro difficile percorso per ottenere giustizia e verità per il violento omicidio del figlio Nino, della nuora Ida Castelluccio e del loro bimbo mai nato, uccisi il 5 agosto del 1989 da criminali rimasti fino a ora ignoti.
A distanza di 27 anni la verità processuale non illumina di giustizia queste morti. Il padre di Nino, Vincenzo Agostino, ha affrontato nel febbraio di quest’anno un confronto per il riconoscimento dell’ex poliziotto Giovanni Aiello, sospettato di essere il “faccia da mostro” a cui lo stesso Vincenzo ha spesso fatto riferimento. In quell’occasione, il padre di Nino ha riconosciuto in lui la persona che pochi giorni prima della strage, aveva chiesto notizie del figlio.
Nei giorni scorsi, la famiglia Agostino ha chiesto, tramite il loro legale, che la Procura proceda a esercitare l’azione penale nei confronti degli indagati.
Consapevoli delle difficoltà delle indagini in corso, del notevole impegno della Procura di Palermo nel fare luce su questo atroce delitto, come su altri delitti di mafia ancora avvolti nel “mistero”, non possiamo però non sottolineare quanto sia importante un processo che la famiglia Agostino attende da troppo tempo e quanto lo sia scrivere questa pagina ancora buia della nostra Repubblica.