La mattina del 17 gennaio 1987 Antonino Scirtò, un ferroviere di 41 anni, si trova nella sua auto diretto a Reggio Calabria da Vito, una delle frazioni collinari della città. Nell’imboccare una curva si trova travolto da una pioggia di piombo. Antonino non sopravviverà all’agguato organizzato per colpire le tre persone che viaggiavano nell’auto dietro la sua, coinvolte nella faida tra le cosche Rosmini e Lo Giudice.