Il 5 gennaio 1976 ad Afragola (Napoli), fu assassinato il maresciallo dei carabinieri Gerardo D’Arminio, del Nucleo Investigativo, specializzato nella lotta alla mafia. D’Arminio stava indagando sui legami della malavita campana – sicula – calabrese per la gestione dei traffici internazionali di droga. Erano gli anni ’70: D’Arminio, incaricato di dirigere il nucleo antidroga, scoprì il canale attraverso il quale si importava l’eroina.
La sera del 5 gennaio stava accompagnando il figlioletto di 4 anni in un negozio di giocattoli, quando venne giustiziato da un colpo di fucile proveniente da una Cinquecento gialla. In quell’auto c’erano degli appartenenti al clan Moccia, sul quale stava dirigendo le sue indagini. Dell’omicidio si autodenunciò l’ultimo dei fratelli Moccia, Vincenzo che, scontata una pena di undici anni, appena uscito di galera venne ucciso.
