Salvatore Aversa e Lucia Precenzano

When:
January 4, 2017 all-day
2017-01-04T00:00:00+01:00
2017-01-05T00:00:00+01:00

Salvatore Aversa e Lucia Precenzano erano marito e moglie. Aversa era sovrintendente della Polizia di Stato. Svolse numerose indagini sulle attività delle cosche della ‘ndrangheta lametina. Venne ucciso il 4 gennaio 1992 insieme alla moglie, nella centralissima Via dei Campioni di Lamezia Terme, in un agguato eseguito dai tarantini Salvatore Chirico e Stefano Speciale, in seguito rei confessi.
Il territorio in cui Salvatore Aversa si trovava a svolgere le sue indagini era, ed è ancora, fortemente macchiato dalla presenza delle famiglie di ‘ndrangheta locali. Pochi mesi prima il comune era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, anche grazie alle indagini di Aversa.
«Non credo alle leggi eccezionali. Io credo alle cose che il capo dello Stato ha detto dentro la chiesa, cioè che se si aspetta che la mafia sia sconfitta da magistrati e forze dell’ordine , si sbaglia. Che ci vuole invece una presa di coscienza collettiva», queste le parole che il Procuratore della Repubblica di Lamezia, Giovanni Pileggi, pronunciò davanti ai giornalisti pochi giorni dopo la strage.
La risposta da parte dello Stato arriva, quando dopo appena un mese, una super testimone, Rosetta Cerminara, decide di raccontare ciò che ha visto. Ma dopo il rapido susseguirsi dei primi arresti e di elogi alla giovane donna lametina, da ogni parte del mondo, neppure nelle sue dichiarazioni vi sarà giustizia per il poliziotto Aversa e la moglie: la sua è una falsa testimonianza e i veri colpevoli, saranno incriminati solo nel 2004.