Il 3 gennaio del 1949 una banda di banditi armati fece irruzione in casa Guarino, in via Cappellini a Partinico, esplodendo diverse raffiche di mitra e lanciando bombe a mano. Nell’agguato rimasero uccisi Carlo Guarino, suo figlio Vito di 3 anni e Francesco Salvatore Gulino, il quale si trovava in visita presso il Guarino.
Commessa la strage, i banditi si dileguarono sparando raffiche di mitra e lanciando bombe per impaurire la popolazione accorsa.
Si presume che la strage sia stata commessa per vendetta.