15 Dicembre 1988, Palermo: viene assassinato Luigi Ranieri, imprenditore edile di 60 anni titolare dell’impresa Sageco. Per il delitto è stato condannato all’ergastolo Totò Riina.
Ranieri fu ucciso in un agguato davanti alla sua villa perché, hanno ricostruito i magistrati, “non voleva assoggettarsi al sistema degli appalti” controllato da Cosa Nostra. La resistenza di Ranieri alle pressioni mafiose è stata confermata da vari pentiti tra cui Salvatore Cancemi, Giovanni Battista Ferrante, Leonardo Messina e Balduccio Di Maggio. Cancemi ha riferito che Riina, contrariato per le scelte dell’imprenditore, sbottò: “Dobbiamo rompergli le corna”.