Giovanni, Giuseppe e Vincenzo Santangelo erano tre fratelli, tutti contadini che facevano parte di una Cooperativa in attesa dell’assegnazione di un feudo. Vennero uccisi con un colpo alla nuca il 2 novembre 1946 a Belmonte Mazzagno (PA). Il triplice omicidio fu compiuto, su mandato degli agrari, da tredici banditi, a scopo intimidatorio per porre fine alle rivendicazioni contadine nella zona.